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CIVITA DI BAGNOREGIO: COSA VEDERE NELLA CITTA' CHE MUORE

Immagine del redattore: Alessandra SantiAlessandra Santi

Civita di Bagnoregio è un piccolo borgo medievale situato in provincia di Viterbo, nel cuore della Tuscia laziale. Conosciuta anche come "la città che muore", è un luogo magico e affascinante, che sembra uscito direttamente da un film fantasy.

Il borgo sorge su una collina di tufo, circondato da un paesaggio mozzafiato fatto di verde e di cielo. L'accesso a Civita di Bagnoregio avviene attraverso un ponte pedonale, che si estende tra la terraferma e la collina. Il ponte, di per sé, è un'opera d'arte: costruito in pietra, è un'architettura antica che si fonde perfettamente con il paesaggio circostante.


La storia di Civita di Bagnoregio

Civita di Bagnoregio fu originariamente fondata dagli etruschi 2.500 anni fa! La città, a quei tempi, era costituita da un solo agglomerato urbano e sul luogo dell'attuale Civita era situata l'acropoli con i templi e il foro, centro della vita civile e religiosa dell'intera urbe, mentre dove ora si trova Bagnoregio sorgeva l'abitato di Rota.

Gli Etruschi fecero di Civita una fiorente città: racchiusa tra i due fiumi del Rio Chiaro e del Rio Torbido, circondata e protetta dalla Valle dei Calanchi, questo piccolo altopiano si trovava in una posizione assolutamente strategica. Inoltre, la presenza della vicina foce del fiume Tevere costituiva un'importante via commerciale e di comunicazione.

All'antico abitato di Civita si accedeva mediante cinque porte, mentre oggi la porta di Santa Maria o della Cava, ne rappresenta quella principale. E' inoltre possibile accedere a Civita dalla valle dei calanchi attraverso una galleria scavata nella roccia.

Del periodo etrusco rimangono molte testimonianze e già gli stessi Etruschi dovettero far fronte ai problemi di sismicità e di instabilità dell'area.

All'arrivo dei Romani, nel 265 a.C., furono riprese le imponenti opere di canalizzazione delle acque piovane e di contenimento dei torrenti avviate dagli Etruschi. ma dopo di loro queste opere furono trascurate e il territorio ebbe un rapido degrado che portò, infine, all'abbandono di Civita.

Il colle di tufo su cui sorge il borgo, infatti, è minato alla base da una continua erosione provocata sia dall'azione dei due torrenti sia da quella della pioggia e del vento. Lentamente e inesorabilmente Civita si sta sgretolando e non è certo un caso che lo scrittore Bonaventura Tecchi l'abbia definita "la città che muore".


“La fiaba del paese che muore – del paese che sta attaccato alla vita in mezzo a un coro lunare di calanchi silenziosi e splendenti, e ha dietro le spalle la catena dei monti azzurri dell’Umbria – durerà ancora”.(da Antica Terra)


Le cose più belle da vedere a Civita di Bagnoregio:

Il ponte sospeso

La prima “cosa da vedere” a Civita di Bagnoregio è sicuramente il ponte! Un ponte sospeso di circa 300mt che collega il borgo di Civita con la cittadina di Bagnoregio. Armatevi di macchina fotografica perché ad ogni passo vi ritroverete davanti un panorama mozzafiato!

Per chi ama la natura, infatti, Civita di Bagnoregio offre degli scorci panoramici incredibili. Il Belvedere di San Francesco, ad esempio, offre una vista spettacolare sulla valle sottostante e sulle montagne circostanti.


Porta Santa Maria


Una volta superato il ponte ed entrati a Civita di Bagnoregio si incontra il primo importante monumento: la Porta San Maria, sormontata da una coppia di leoni che artigliano due teste umane, simbolo dei tiranni sconfitti dai bagnoresi.


Chiesa di San Donato

Proseguendo per la via San Maria si arriva nella piazza principale, dove si può ammirare la chiesa romanica di San Donato.

La Piazza di San Donato a Civita appare quasi come una visione quando si spunta da uno dei vicoletti del paese. Non ci si aspetta di trovare uno spazio così ampio in un paese così piccolo e arroccato.

La particolarità della piazza è l’assenza della pavimentazione centrale: c’è, invece, un misto di terra rossa e brecciolino, che dà alla piazza un aspetto realmente medievale.

La Chiesa di San Donato, l’ex cattedrale di Bagnoregio, è sorta probabilmente sui resti di un tempio pagano. Qui sono custodite opere interessanti come il Crocefisso ligneo quattrocentesco della scuola di Donatello, e un affresco della scuola del Perugino.


I palazzi rinascimentali di Civita

Il borgo è un'esplosione di colori, di odori e di sensazioni, dove tutto sembra fermarsi e il tempo sembra dilatarsi. Le vie strette, le case di pietra e le scalinate in salita creano un'atmosfera suggestiva e romantica, mentre le piazze e i cortili interni sono un invito alla convivialità.

Ci sono alcuni edifici, però, che emergono: sono i palazzi rinascimentali dei Colesanti, dei Bocca e degli Alemanni. In quest’ultimo è ospitato il Museo Geologico e delle Frane, che permette di scoprire cosa sta accadendo alla rupe di Civita e, quindi, perché è considerato il “Paese che muore”.

La grotta di San Bonaventura


La grotta prende il nome da San Bonaventura di Bagnoregio, considerato uno dei più importanti biografi di San Francesco d’Assisi. La tradizione vuole che in questa grotta il piccolo San Bonaventura, al secolo Giovanni di Fidanza, venne guarito miracolosamente da una malattia mortale per intercessione di San Francesco. Fu così che il miracolato scelse di consacrare la sua vita a Dio entrando nell’Ordine dei Francescani assumendo il nome di Bonaventura, nel ricordo delle parole che gli disse San Francesco dopo la guarigione: bona ventura


MA NON E' FINITA QUI

Civita di Bagnoregio non è solo un luogo di interesse turistico, di storia e di cultura, ma anche un luogo di enogastronomia, dove è possibile gustare i prodotti tipici locali. Tra le specialità da non perdere, ci sono i piciarelli, la pasta fatta in casa, simile agli spaghettoni, fatta solo con acqua e farina; carne di cinghiale, salumi di maiale, insaccati, funghi porcini, tartufi neri. Il piatto forte del borgo è: fettuccine condite con sugo di interiora di pollo. Deliziosi i dolci a base di nocciole e farina di castagne.


Come raggiungere Civita di Bagnoregio:

Civita di Bagnoregio è una frazione del comune di Bagnoregio in provincia di Viterbo, al confine con Umbria e Toscana a due passi dal lago di Bolsena. Ormai diventata punto di riferimento turistico per tutta la Tuscia.

In macchina

Da nord autostrada A1 uscita Orvieto (per Bagnoregio 18 km, circa 25 minuti).

Da sud autostrada A1 uscita Attigliano (per Bagnoregio 30 km, circa 35 minuti); percorrere la Strada Provinciale 19 Valle del Tevere e la Strada Provinciale 5 Teverina passando per Castiglione in Teverina.

In treno

Le stazioni ferroviarie da cui si può raggiungere Bagnoregio sono Viterbo ed Orvieto, da dove si possono prendere gli autobus delle linee COTRAL.


Costi

Biglietto intero: € 5

Bambini fino a 6 anni: gratuito

Ospiti dei B&B del borgo: gratuito

Dalle 20 di sera alle 8 del mattino: gratuito

L’orario in cui l’ingresso è a pagamento: dalle 8 del mattino alle 20 di sera.


Le due biglietterie si trovano una nel parcheggio del Piazzale Battaglini (attiva solo nei giorni di grande affluenza) mentre l’altra è a pochi passi dal ponte di Civita.


Il ricavato dei biglietti di ingresso viene utilizzato per la tutela e il mantenimento di Civita, spettacolo tanto suggestivo quanto fragile!

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